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I Miei Libri

Il sortilegio di Floreslonia

Data di pubblicazione 3 marzo 2022

Una storia ambientata a metà degli Anni 80, in cui le vicende dei personaggi si intrecciano con due eventi di rilevanza mondiale, il passaggio della cometa di Halley e il disastro nucleare di Chernobyl.
A Floreslonia, piccolo borgo immerso nelle colline toscane, chiamato così a causa del profumo floreale che lo permea, si snoda la vicenda che vede intrecciarsi diversi personaggi. Cecco e Pellegrino, due anziani clochard che vivono sotto un ponte. Nives, una giovane donna con un segreto inconfessabile e sua figlia Luna, una dolcissima bambina paraplegica di otto anni. Don Ataris, il parroco del borgo, tanto alto di statura quanto ambizioso, e la sua perpetua Velia, una vedova pettegola e bigotta. Infine c’è Giodante, detenuto nella vicina prigione di Volterra.
Pagina dopo pagina, la buona predisposizione d’animo di alcuni dei protagonisti si scontra con la tendenza alla malvagità degli altri, in un crescendo di tensione che conduce ad un finale da brivido. Perché il Male, nascosto negli anfratti del sottosuolo, cova il perenne desiderio di sciupare il mondo… e trova sempre il modo.

RECENSIONI

Stefania Piras (su Amazon.it)

Recensito in Italia il 5 aprile 2022

Sono rimasta letteralmente incantata dalla lettura. Un intreccio di personaggi variegati, una vicenda che inizialmente pare il sonnecchioso racconto di un borgo toscano, che ha la strana caratteristica di profumare di fiori. Ma presto la vicenda prende strade inaspettate, e il lettore letteralmente vive la storia. Mi sono immedesimata nella piccola Luna, una bambina disabile che si scontra con la cattiveria umana, ho provato angoscia assieme a lei, temuto per la sua sorte. Mi sono affezionata a Cecco e Pellegrino, due clochard che giocano un ruolo essenziale nella vicenda. Ho sofferto con Nives e Giodante, i genitori di Luna. Son rimasta senza parole di fronte al male, che nasce dal profondo torbido dell’animo umano. Poi all’improvviso la storia cambia ancora, prendendo una strada inaspettata e assurda, generando interrogativi. E quando pare tutto perduto il finale svela e spiega ogni cosa, dando un senso a tutto e lasciando letteralmente a bocca aperta. Che dire, grandissimo e originale questo libro, in cui la lotta tra il bene e il male diviene come uno specchio in cui ognuno si può ritrovare.

Luisa Golo (sulla pagina Facebook dell’autore)

Recensito in Italia il 13 giugno 2022

Le due di notte e chiudo il libro. Ho passato il pomeriggio a chiedermi quanto di reale e quanto di fantasia Gianluca avesse messo nel libro. Ogni personaggio è la tessera di un mosaico che s’incastra alla perfezione. Creare dal nulla qualcuno che sei convinta di conoscere, alla fine non è così semplice. Ci devi mettere il cuore e il cuore è facile da ferire. E qui il tuo cuore c’è tutto, caro scrittore. C’è la sensibilità nei confronti dei più fragili, c’è una fede messa a dura prova dalle avversità della vita e dall’incontro di persone inadatte al loro ruolo. C’è l’amicizia nella sua forma più pura e una fantasia eccezionale, oltre ad una penna scorrevole e fluida come il fiume di Floreslonia, dove tutto inizia e tutto finisce. Complimenti.

Lidia Gabriella Giorgianni (su Amazon.it)

Recensito in Italia il 25 luglio 2022

Questa volta Gianluca Piattelli mi ha portato in uno strano paese anzi più precisamente in un borgo toscano dal nome particolarmente “fantasioso” un borgo che sprigiona da tutte le strade profumi di fiori, ma la vera essenza secondo me è il profumo di grande umanità che si respira in quel luogo questo grazie ad uno scrittore come Piattelli, ammiro molto Gianluca perché inserisce spesso nei suoi romanzi “gli ultimi” ovvero quelle categorie di persone che normalmente vengono ignorate, spesso derise, allontanate e messe ai margini della società, i clochard, le prostitute, i carcerati e i disabili. Ho trovato Luna una ragazzina in carrozzina immensamente tenera e dolcissima.
Luna luna! Credo che Piattelli sia affascinato e innamoratissimo della Luna infatti non è la prima volta che la ritrovo nei suoi romanzi “Lunarmalia”, Asialuna un’altra bimba disabile che compare in “Diversità splendore”  ed infine la piccola Luna de “Il sortilegio di Floreslonia” confermano la mia ipotesi. Grazie a Gianluca ho fatto un piacevole tuffo nei miei ricordi da adolescente visto il periodo degli anni ottanta nel quale il romanzo è ambientato, ma naturalmente non poteva mancare un finale a sorpresa come solo Gianluca sa escogitare e che lascerà il lettore letteralmente a bocca aperta.

Francesca Autieri (dal sito www.scritturaviva.it)

Recensito in Italia il 26 settembre 2022

Ci stupisce ancora una volta l’autore Piattelli con un romanzo che non si può certo collocare in un genere ben definito, poiché nelle avvincenti pagine troviamo di tutto. Del resto chi ha avuto il piacere di intrattenersi con i suoi romanzi sa bene che non ci si annoia mai, anzi… La fantasia è l’elemento distintivo e vincente di tutte le opere dell’autore, e in questa non si è di certo risparmiato nell’usarla, sia nelle descrizioni delle vicende propriamente fantastiche sia in quelle reali. Un romanzo di 396 pagine, ben congegnato. La scrittura è fluida e armoniosa e le descrizioni, alcune in modo particolare, sono così ben fatte che il lettore ha l’impressione di trovarsi sul luogo dove si svolgono le vicende. Molti sono i personaggi che vi partecipano, tanto che, affinché vengano fissati nella mente di chi legge, l’autore ha pensato bene di iniziare il romanzo tratteggiando il profilo di ognuno di loro. In realtà si tratta di una “autobiografia” o meglio di una descrizione iniziale che ogni personaggio fa di sé stesso. Questa strategia di utilizzare la prima persona, attraverso la quale ogni personaggio parla di sé, consente al lettore di entrare nei meandri dei pensieri più riposti di ognuno degli attori del romanzo e di poter confrontare una stessa situazione da diversi punti di vista.

L’autore ha saputo giocare abilmente con i due piani, quello della realtà e quello della fantasia creando una storia alquanto verosimile. C’è qualcosa di strano che aleggia a Floreslonia, ma il lettore potrà scoprirlo solo nell’ultima parte del romanzo. Tutto ruota intorno a Luna – una deliziosa bambina di otto anni, con la quale il lettore entra subito in sintonia – costretta sulla sedia a rotelle, snobbata dai suoi coetanei perché diversa, e desiderosa di rivedere suo padre, Giodante, detenuto nel carcere di Volterra per un reato commesso alcuni anni addietro. Ruoli di rilievo li svolgono anche Cecco Re Cecconi e Pellegrino Gastòn, i due clochard, Don Ataris, parroco di Floreslonia e Nives, madre di Luna.

Anche in questa opera di Gianluca Piattelli è ben evidente la lotta propria del genere fantasy tra le forze del male e quelle del bene. Sono diversi i messaggi che emergono dalle pagine di quest’opera, forse primo fra tutti è che l’abito non fa il monaco. Spesso tendiamo a farci sviare dall’immagine pubblica che ognuno dà di sé. Così si è soliti trattare, ad esempio, in modo diverso un barbone rispetto a un prete. E sempre per lo stesso motivo si tende ad attribuire caratteristiche positive a una persona ben vestita e negative a una dall’aspetto trasandato. La storia che ci racconta Gianluca Piattelli non solo ci fa riflettere su questo aspetto ma ci mostra anche quanto molte delle nostre convinzioni siano fallaci. L’autore tocca anche temi scottanti della nostra società, quello della pedofilia, della violenza fisica e del ricatto psicologico. Definire l’opera di Gianluca Piattelli un fantasy sarebbe quindi decisamente riduttivo. In realtà vi sono racconti in cui la linea di demarcazione, tra ciò che è vero quindi possibile e ciò che non lo è, è parecchio sfumata ed è proprio questa sfumatura a rendere la storia interessante in quanto il non del tutto chiaro spinge il lettore a riflettere, dubitare e a porsi delle domande. È quello che accade leggendo Il sortilegio di floreslonia. Del resto, ogni scritto che sia degno di essere chiamato opera deve sempre lasciare qualcosa al lettore; e il romanzo di Gianluca Piattelli lascia più di qualche insegnamento. Un’opera quindi godibile sia per l’aspetto ludico di intrattenimento sia per quello pedagogico.

Per la particolare modalità narrativa così vivida, pregnante, della quale l’autore si pregia, questo scritto ben si presterebbe a una rappresentazione cinematografica. Romanzo decisamente consigliato.

Stemma del borgo di Floreslonia

PERSONAGGI

Luna, ragazzina paraplegica

Giodante, detenuto e padre di Luna

Nives, madre di Luna

Don Ataris, parroco di Floreslonia

Cecco, clochard

Pellegrino, clochard

Velia, perpetua

Giacomo detto Jacko, guardia carceraria

Beatrice, prostituta

Ester, prostituta

Sofia, prostituta

Vania, prostituta

Arminio, armaiolo

Dr. Fabio, dermatologo

Petula, parrucchiera

Geronimo detto Grullo, oste

Federico detto Freddy, barista

Samuele, ragazzino coetaneo di Luna

Giovannino, ragazzino coetaneo di Luna

AMBIENTAZIONE

Floreslonia (borgo di fantasia)

Volterra