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L’urlo melodico delle farfalle

data di pubblicazione 11 gennaio 2021

L’urlo melodico delle farfalle è una serie di scatti fotografici, i personaggi sono figuranti che compaiono per il breve lasso di tempo di poche pagine, con lo scopo di lasciare una traccia della loro esistenza. Sono farfalle che si librano in volo e gridano i loro pensieri, i loro turbamenti, gli amori perduti e quelli ritrovati. Sono anime che urlano il proprio sentimento, si battono per un ideale di giustizia, si sacrificano per gli altri. Sono voci che cantano lodi alla bellezza, alla vita, alla natura.

Nel suo libro più intimo, Gianluca Piattelli crea un caleidoscopio di storie tanto diverse tra di loro, quanto affini per intensità emotiva. L’umanità diventa così un gomitolo che si srotola pagina dopo pagina, un susseguirsi di peripezie disperate e di speranza

RECENSIONI

Irene (da Amazon.it)
Recensito il 11 marzo 2021
“In questa raccolta di racconti c’è uno spaccato di vita, la storia e l’ umanità egregiamente raccontate. Originale l’accostamento della prosa, che racconta, e della poesia, che sviscera le emozioni e le fa volare, come farfalle, ora variopinte e festanti, ora come nuvole oscure e prive di magia. L’urlo è la denuncia di ciò che la società tace o sbandiera secondo canoni di mercato, la melodia è ciò che è nascosto a chi non sa ascoltare. Gianluca ha la magnifica capacità di scrivere e affiancare prosa e poesia per rendere più efficace il messaggio. Non c’è un racconto più bello di altri, è tutta un opera deliziosa e “urlata” che merita di essere letta più volte, e ogni volta si sente il sussurro di chi non ha voce, che diventa urlo grazie all’ autore.”

Stefania Piras (da Amazon.it)
Recensito il 4 aprile 2021
“Racconti da gustare lentamente, come deliziosi dolcetti, tutti con un diverso sapore. Ognuno è un mondo a sé, un affresco originale fatto di pennellate colorate che aprono finestre in luoghi diversi, alla scoperta di personaggi sempre nuovi. Ogni racconto racchiude una parte in prosa e una in poesia. Con la poesia l’autore, moderno menestrello, canta le vicende narrate, aggiungendo particolari e bellezza, rendendo il tutto ancora più bello. Non è un libro da leggere tutto di filato, non lo si gusterebbe. È uno scrigno da tenere sul comodino, da aprire con calma, sicuri di trovare ristoro nelle immagini e nella fantasia che ogni storia racchiude. Son farfalle, è vero, questi racconti, il titolo non potrebbe essere più azzeccato. Volano liberi, e ho volato con loro.

Antonio Ferragamo (da Amazon.it)
Recensito in Italia il 9 settembre 2021

“L’Urlo Melodico delle Farfalle di Gianluca Piattelli è poesia che narra la vita. Racconto dopo racconto, in un connubio di musicante poesia la prosa addolcisce verso dopo verso quell’urlo melodico, e quel breve volo di farfalle ti trascina e ti travolge… urla la vita.
La poesia è continua, senza virgole e nemmeno punti di sospensione, perché, vola alto e sale… sale, buca la tristezza e vola in un eterno infinito.
106 anni fa E. L. Masters pubblicava la famosa “Antologia di Spoon River”, dove narrava vita, amori, dolori, desideri, passioni di persone vissute e poi dormienti per sempre a urlarsi l’un l’altro in un cimitero.
Oggi Piattelli, con il suo “L’urlo Melodico delle Farfalle”, supera quella Antologia, risponde al disperato urlo del risentimento con la sua poesia che urla e musica melodiosamente la vita.
Dal suo incipit, traggo il volo e… urlo alla vita che, trae linfa dalle radici profonde del suo profondo sentire poetico
“Agli scopritori di tesori, ai passeggiatori di nuvole, ai frequentatori delle fantasie”.
E poi ancora
“Mossi a caso la matita
Sulle pagine distratte…
… E formai parole matte
Che mi cinsero la vita”.
Chapeau
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Cristina M. D. Belloni

Recensito su www.scritturaviva.it il 12 dicembre 2021

https://www.scritturaviva.it/451285361

Già nel titolo, così poeticamente paradossale, questo libro (PlaceBook Publishing, 434 pagine) rivela tutta la sua eleganza e delicatezza. L’urlo melodico delle farfalle: un suono che potrebbe realmente esistere e certamente esiste metaforicamente, ma che è difficilmente udibile dal distacco egoistico dell’umana natura, talmente presa dalla propria convenienza, dal quotidiano pragmatismo, dalle mille chimere mediatiche che bombardano i nostri giorni e riempiono la nostra consuetudine.

Ugualmente questa raccolta di racconti vuole dare risonanza ad attimi di fragilità, di gioie perdute o ritrovate, narrati in punta di penna per non lasciar svanire la traccia dorata che li avvolge, per cogliere le sfumature di ogni piccolo tassello di famigliarità o di eccezionalità che si manifesti nel corso della vita. Tanti i personaggi tratteggiati con grazia, tante le storie talvolta imprevedibili, a volte liricamente sospese, malinconiche, dolci o sconcertanti che si svelano a noi con il sapore della riflessione, con il linguaggio di chi vuole perpetrare una memoria minimale, nascosta forse agli specchi delle cronache, ma intensamente empatica ed emozionale; di chi non voglia dimenticare o far dimenticare momenti di semplice vita, ma proprio perché vissuti affrontando i tanti problemi, le angosce, le aspirazioni e le pienezze che l’esistenza può riservare, degni di essere espressi con la forza e la morbidezza della letteratura.

Molte le tematiche e molti gli scenari che Gianluca Piattelli ci mostra e condivide con una sensibile e attenta lievità di scrittura, anche negli episodi più nostalgici o tristi, nelle rimembranze più intime, nei pensieri più profondi. La felice particolarità di questa selezione di episodi è che Piattelli inserisce a corollario di ognuno dei brani una o più elegie in versi alternati. Morbide liriche, ricche di pathos nelle quali le luci e le ombre modellano le significanze. Dove sono gli stessi protagonisti a svelarci ulteriormente, con il linguaggio della poesia, i loro punti di vista, le loro meditazioni e i sentimenti o è l’autore a mettere a nudo i suoi pensieri, regalandoci ancora emozioni ed empatia.

Il libro, inoltre, è diviso in sezioni, ognuna delle quali raggruppa racconti che posseggono elementi in comune: la famiglia, nei suoi risvolti positivi o anche negativi; la Natura e il nostro rapporto con lei; scelte di vita, di fede, d’amore, di amicizia, a volte difficili, a volte dolorose; o semplicemente testimoniano apologhi, argute ponderazioni dello scrittore stesso.

Certamente raffinata ed emozionante è la parte intitolata Dediche luminose nella quale l’autore riserva dei particolari omaggi ad alcuni personaggi che racconta in circostanze forse solo immaginate, ma capaci di rendere vivo e vitale il messaggio da loro incarnato. Troviamo così passaggi, per citarne solo alcuni, che si ispirano alle vicende di Madre Teresa di Calcutta, Gandhi, Albert Einstein, Giovanni Falcone, Gino Bartali o alla toccante storia di Pippa Bacca l’artista italiana che morì tragicamente nel 2008 uccisa in Turchia, mentre, vestita da sposa per la sua performance “Spose in viaggio”, tentava di raggiungere undici Paesi teatro di guerre per promuovere, in questo singolare modo, il suo messaggio di pace universale. O ancora: lo squisito racconto e le vibranti liriche dedicate alla Toscana, terra di origine di Piattelli.

Uno stile di scrittura maturo e ben calibrato, sia nel delineare le diverse circostanze che nella costruzione caratteriale dei vari personaggi, qualifica la prosa di queste pagine. Anche nei dinamici dialoghi e nelle descrizioni ambientali l’autore rivela una fluidità di interpretazione e una capacità immaginifica sostanziale ed esplicativa che riesce a trasmettere con efficacia i sentimenti che hanno mosso la stesura di ogni racconto. Ugualmente, nelle composizioni in versi gli slanci emotivi e le atmosfere, le celebrazioni, le mestizie o le crude verità, che si affacciano a noi nel linguaggio in rima, si consolidano e si intersecano in suggestioni musicali, in equilibrati tocchi di freschezza e di coinvolgimento, rafforzando il brano a cui sono legate e creando una sinergia armonica, un modulare in una doppia possibilità espressiva un unico pensiero, un’unica vibrazione dei sensi, pur nella indiscutibile esecuzione tecnica.

L’efficacia di questo libro si manifesta dunque, nell’intreccio di anima e coscienza, di realtà e di fantasia, di immediatezza comunicativa e nella capacità di aver saputo cogliere le sottili venature dell’esperienza umana. Nell’elaborazione di un lessico poetico per eccellenza e nella potente capacità di muovere introspezione e trasporto in chi legge.

Fabiana Morello (trascrizione di video su Facebook)
Recensito in Italia il 30 luglio 2022
Un’opera altamente innovativa, che combina poesia e prosa per rendere il flusso di coscienza dei personaggi dei racconti. In questo, Gianluca mostra una notevole, magistrale abilità. In questa raccolta, Gianluca affronta temi che possono risultare pesanti come l’abuso sessuale da parte degli ecclesiastici, l’infanticidio, la depressione post partum, la violenza sessuale, la tragicità della guerra. Il suo scopo è quello di far riflettere. Naturalmente, non ci sono solo novelle con tematiche serie, ci sono anche raccolti che ci fanno sorridere, che ci conducono in mondi di fiaba. Lo stile prosaico di Gianluca è anche uno stile onirico, mentre lo stile poetico risente del poetare antico della sua terra, la Toscana, ma è anche uno stile musicale perché alcune poesie sono delle canzoni tanto che potrebbero essere cantate, messe in musica. Io ve lo consiglio perché secondo me Gianluca è un diamante grezzo della scena editoriale emergente italiana. Un autore promettente e interessante come lo sono le sue opere: tutte da scoprire.