Quale mistero si cela nel faro spento che si staglia fiero al centro dell’Ultimo Guardiano di Tenerife, una piccola isola con la forma di violino situata a tre miglia dalla costa dell’omonima isola canariense? Un solo uomo la abita… ed è un uomo solo.
Come unico compagno, un allegro cinerino parlante. La sua vita, finora tranquilla, si scontrerà con quella di un vecchio pescatore, di una giovane illustratrice grafica, di una ragazza clochard e di un ricco ristoratore.
Fulcro della storia è la ricerca della solitudine come rimedio al senso di colpa e come fuga da una società capace di emarginare le persone sensibili. Il tema della violenza sulle donne è un mostro invisibile, che non tarderà a manifestarsi.
RECENSIONI
Stefania Piras (da Amazon.it)
Recensito in Italia il 15 luglio 2021
“Bello, l’ultimo libro di Gianluca Piattelli, Canarian Blues. Racchiusa tra un originale e intrigante prologo e un altrettanto imprevedibile epilogo, la storia si snoda in una trama ricca di colpi di scena e sviluppi imprevedibili. Dopo i primi capitoli il lettore si sente attratto irrimediabilmente, e non vede l’ora di arrivare all’ultima pagina. Niente è lasciato al caso, e ogni personaggio, anche marginale, richiede il suo spazio, come se vivesse di vita propria. I suoi scenari esotici, la vividezza delle descrizioni e il ritmo narrativo, fanno immaginare le scene come se si stesse guardando un bel film. Consigliatissimo, sinceri complimenti!”
Lidia Giorgianni (da Amazon.it)
Recensito in Italia il 2 settembre 2021
“Un’altra perla da custodire dentro al forziere?Sto parlando per caso di un tesoro? Ma certo parlo dell’ultimo lavoro di Gianluca Piattelli un tesoro c’è ma sicuramente non è quello che molti immaginano e per scoprirlo c’è solo un modo,acquistare il romanzo. I personaggi sono davvero pittoreschi, caratteristica questa voluta fortemente da Piattelli e si muovono all’interno di un contesto semplicemente meraviglioso,dove la lussureggiante flora e l’incredibile fauna fanno da cornice ad uno dei posti più belli e ricercati di questi ultimi anni,le isole Canarie. Bello l’intreccio delle vite e dei rapporti tra i vari personaggi e il risvolto noir celato tra le pagine rende più intrigante la storia. È un romanzo tutto da scoprire ma già qualcosa si può intuire dalla fantastica copertina creata da Fabio Pedrazzi,complimenti per il lavoro ad entrambi,bravissimi come sempre del resto.”
Monica Rindi (sulla pagina Facebook dell’autore)
Recensito in Italia il 9 settembre 2021
“Ho acquistato “Canarian Blues” quando eri alla Mondadori a Montecatini. Hai chiesto di farti sapere cosa ne pensassi una volta letto: l’ho cominciato ieri e oggi l’ho terminato! Lettura piacevole e ottima scrittura.
Ti dico la verità, l’inizio era un po’ lento perché la presentazione dei personaggi così “orchestrata” mi faceva pensare “ma dov’è la storia?”. Proseguendo la lettura ho capito… c’è la struttura narrativa e una logica. E’ un libro che racchiude una storia leggermente thriller, una storia di amore finito, uno sognato e uno in fase di “gestazione”. Una storia di amicizia, una di affetto fraterno e una di rinascita e riscoperta.
Molto belle le ambientazioni che hai creato in maniera molto particolareggiata. Personaggi con un vissuto e non semplici figure presenti nella trama. Tutte rappresentano una storia a sé e tutte sono protagoniste di una storia comune.
Da accanita lettrice per passione, come sono, lo consiglierei.”
Cliente Kindle (da Amazon.it)
Recensito in Italia il 9 gennaio 2022
Il romanzo è scritto bene, scorrevole e per nulla scontato. I personaggi sono ben delineati e la loro personalità si esalta nei dialoghi, sempre incisivi e ben strutturati. Ne consiglio la lettura: davvero una bella storia.
Recensionelibro.it
Recensito in Italia il 9 novembre 2022
“Canarian blues” racchiude le solitudini dei protagonisti per trasformare la loro condizione in qualcosa di completamente differente. Le storie dei personaggi sono ricche di cicatrici, momenti, riflessioni e Gianluca riesce a entrare nel loro cuore e a mostrare i sentimenti di ognuno. Il lettore si sentirà avvolto dal racconto, proiettato in una realtà che appare fantastica ma è ben radicata al suolo, con i suoi attimi di solidità. Il sogno, la trasformazione, il cambiamento, il tendere verso qualcosa di diverso, il viaggio, la perdizione e redenzione. Sono alcune delle parole che mi vengono in mente pensando a “Canarian blues”. Ogni gesto, movimento, pensiero, ambientazione è raccontato con una cura di dettagli che danno l’idea di immagini. Fanno in modo che gli attimi narrati prendano forma e sostanza. Una mappa del tesoro che sembra essersi materializzata come in un sogno dà l’inizio di questa avventura. Un viaggio che conduce all’Ultimo Guardiano di Tenerife, un’isola minuscola distante tre miglia dalla costa delle Canarie. Un faro in disuso, affascinante ma ormai vecchio, sostituito dalla nuova tecnologia. Un unico uomo ad abitare quell’isola, un pappagallo parlante e un mistero… Come si fonderà la sua storia con quella di una clochard giovane, un pescatore vecchio, un’illustratrice e un ristoratore? Il senso di colpa porta i protagonisti di questo romanzo a ricercare pace, forse risposte e redenzione rifugiandosi nella solitudine. Una fuga come strappo da una società che delude, che emargina, esclude. Tanti temi di spessore, tante riflessioni che vengono portate alla luce sugli argomenti trattati, tra cui la violenza sulle donne. Interessanti, la contestualizzazione e i personaggi con cui si crea una bella empatia. “Canarian blues” è stata una piacevole scoperta.
PERSONAGGI
Nessie McBlessie, clochard
Dorian Farasha, isolano solitario
Kayla Farasha, illustratrice grafica
Gopher Bydishus, ristoratore
Lionel Sakamor, pescatore
Quincy, cenerino parlante
Remedios, veggente
Astrid, collega di Kayla
Frank, pescatore
Maria Luisa Isabel, anziana signora di Santa Cruz
Timothy, barista
Carmen, moglie di Lionel
J-Queen, escort
Tommy, clochard
AMBIENTAZIONE
Tenerife
Santa Cruz de Tenerife
L’ultimo Guardiano di Tenerife (isolotto di fantasia)
